QX SCIO
BIORISONANZA
Cos'è e a cosa serve
Per far capire cos’è un’onda elettromagnetica cito l’esempio del sasso lanciato nell’acqua al centro di uno stagno o lago; dal punto d’impatto, in maniera centrifuga, si espandono onde sempre più larghe che portano l’informazione dell’impatto verso le rive. Analizzando la fisica delle molecole dell’acqua o la costituzione chimica dell’acqua stessa, non troveremmo alcun cambiamento, né nella struttura, né nella costituzione; queste onde vibratorie (elettromagnetiche) hanno però diffuso il messaggio dal punto d’impatto alle rive. Più è grande il sasso o i sassi, più grandi o diverse saranno le onde, perché l’acqua trasmette l’informazione così come l’ha ricevuta, infatti ogni messaggio di tipo vibrazionale inviato all’acqua, viene memorizzato a livello della sua struttura atomica (soprattutto sugli elettroni delle orbite più esterne della molecola d’acqua) e viene conservato per i 35/40 giorni successivi (vedi articolo su Le memorie dell’acqua).
Gli studi condotti in Germania a partire dagli anni ’70 dal Dott. Morell (suo è l’esempio del sasso) e l’Ing. Rasche, (inventore del T.S.E. , lettore ad infrarossi) nonché recentemente dai Fisici Ludwing e Popp (Teoria dei Fotoni), hanno dimostrato in maniera inconfutabile che le cellule del nostro organismo, composto mediamente dal 75% di acqua, comunicano tra di loro e con l’esterno attraverso segnali elettromagnetici per quanto minimi o invisibili siano.
Dunque
secondo Popp:
1) ovunque ci sia un movimento elettronico,
c’è un’emissione di pura energia Biotermica (da lui chiamata Fotonica) ad
esempio durante la creazione di una proteina.
2) queste emissioni fotoniche vengono incamerate all’interno della struttura a doppia elica del DNA, tra i ponti-legami dei vari aminoacidi.
3) l’informazione viaggia lungo il corpo senza
schema di spazio-tempo, si diffonde cioè istantaneamente (velocità della luce)
Repertando tali segnali con opportune apparecchiature di biorisonanza (vegatest, scio, e.a.v., ecc.) è possibile ottenere informazioni diagnostiche. Modulando, elaborando e ritrasmettendo al corpo tali segnali con altre apposite apparecchiature (scio, mora, vegaselekt) è invece possibile effettuare sedute terapeutiche.
Alcune
apparecchiature sono inoltre sia diagnostiche che terapeutiche (scio, ecc.).
Un tessuto malato emette frequenze alterate rispetto a quando era sano;
La
terapia consiste nel memorizzare con potenti software i segnali
elettromagnetici dannosi del paziente associati agli squilibri emotivi, agli
agenti tossici, allergizzanti, microbici e ai tessuti patologici.
inviando l’esatta frequenza contraria, viene annullata la frequenza alterata,
riportando verso l’equilibrio iniziale la parte malata Una volta memorizzati i segnali, il terapeuta
li elabora e inverte, costruendo un’apposita frequenza elettromagnetica di riequilibrio,
che è tipica di quella persona analizzata e della sua situazione patologica.
Tale frequenza elettromagnetica oltre ad essere erogata direttamente al
paziente durante la seduta terapeutica, viene registrata su appositi supporti
per essere fruita a casa nell’intervallo tra due sedute successive.
“Utilissima
nella terapia del dolore, la Biorisonanza, offre ottime risorse nella terapia
dei disturbi emotivi, allergie, intolleranze alimentari e tutte quelle
patologie croniche che difficilmente giungerebbero a soluzione con il solo
trattamento farmacologico, sia pur naturale, che spesso viene associato”.
LA VITA E'...
UN FLUSSO CONTINUO DI INFORMAZIONI
Il MOVIMENTO Fornisce nuove informazioni
Il RIPOSO Rallenta le informazioni
L' INATTIVITA' Non da' nuove informazioni
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L' INFORTUNIO Crea squilibrio nel corpo, disgregando le informazioni esistenti
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L' ORGANISMOsi riorganizza con le ultimeinformazioni disponibiliTrauma dolore bendaggio immobilità
La RIABILITAZIONE e la RIEDUCAZIONE MOTORIADisgregano le ultime informazioni negative (trauma, dolore, bendaggio, immobilità ) fornendo le nuove e corrette informazioni per un recupero più veloce ed equilibrato.(Si possono guadagnare 8-10 giorni)
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La |
BIORISONANZAFornisce l'informazione corretta a tutto il sistema e lo aiuta a trovare una nuova ristrutturazione fisiologica. Ciò che conta, infatti, è la qualità dell'informazione, non la quantità.
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