Sistemi ENERGETICI

TUTTO è una VIBRAZIONE



La materia è solo un concetto astratto dall'uomo per rappresentare un'oscillazione

più lenta della luce

Il nostro corpo è composto da circa duecento quintilioni di cellule e i ognuna di

esse ci sono una moltitudine nanorisonatori hertz.

Per comprendere e descrivere l'attività cellulare non basta la chimica, ma è

necessario applicare le leggi fisiche della relatività generale e della meccanica

quantistica.

La fisica ha dimostrato che la materia è solo uno stato della luce (velocità

299.792Km/ora) che ai nostri sensi appare solida solo perchè noi stessi vibrano a

quelle medesime frequenze; nei neuroni la velocità  delle onde delle frequenze

820.000 Km/ora) formano i nostri pensieri che saranno così i liquidi quantici.

L'epigenetica ha riconosciuto che non è tanto l'ambiente, ma la percezione che

abbiamo di esso e determinare l'espressione dei nostri geni.

La frequenza di Schumann a cui vibra la terra è di 7,85 Hz fino 8,58 Hz

La frequenza di 8 Hz sembrano in grado di penetrare qualsiasi barriera fisica

o energetica, come se l'8 Hz  ne sia il Codice della VITA


Ogni oggetto fisico, come il nostro corpo,  possiede una vibrazione fondamentale

che ne ha una intelligenza innata con la quale è possibile dialogare, infatti la

forza contrattile dei nostri muscoli (64 esagrammi 8x8) varia a seconda degli

stimoli che riceviamo, altro non sono che  le VIBRAZIONI elettromagnetiche.


Come arrivano le INFOrmazioni dal cervello ai muscoli?



E' stato dimostrato che le frequenza e insieme la forma degli impulsi elettrici determinano l'esatta via degli impulsi discendenti da uno stesso focus corticale
(W.S. Mc Culloch).


La differenziazione della frequenze soddisfa un principio funzionale: l'instradamento entro conduttori giusti di correnti giuste.
Da un'area motoria si dipartono fasci di nervi impacchettati in un unico condotto e destinati ad alimentare con energia elettrica il gruppo muscolare di quell'area governato. Durante il tragitto, il fascio, si suddivide in raggruppamenti di fibre sempre più minuti le quali si distaccano, dal condotto primario, quando attraversano apposite punti di derivazione (plessi, placche, sinapsi).
I circuiti derivati si innestano così in muscoli specificati, in fibrille muscolari di dimensioni microscopiche. Come mai le correnti di provenienza cerebro-spinale sanno trovare così bene la loro strada dirigendosi verso il punto giusto e senza mai disturbarsi a vicenda lungo il tragitto?
Il fenomeno è spiegabile facilmente.
Dalle aree corticali partono milioni di conduttori bicilindrici (fibre nervose) impacchettati in condotti che ne contengono da 50 a migliaia, opportunamente separati tra loro, isolati, lievemente ritorti, così da ridurre al minimo l'effetto pellicolare. Ogni conduttore bicilindrico (fibra nervosa) porta una corrente di una determinata frequenza. E' tarato per trasportare proprio quella corrente di quella frequenza. Questo è dovuto al rapporto che si crea tra la lunghezza dei raggi dei cilindri coassiali e l'ampiezza della corrente oscillante. Quando un conduttore o un gruppo di conduttori, fuoriescono (nell'ambito della placca di scambio) dal condotto principale, ciascuno dei conduttori stessi si collegherà ad un determinato circuito derivato: proprio a quel circuito che è tarato per trasportare la corrente della medesima frequenza, o in altri termini, si collegherà proprio a quel circuito i cui due cilindri hanno gli stessi raggi del circuito principale. La corrente oscillante, prodotta, dunque, per esempio nell'area 26 del cervello e destinata ad entrare proprio nei muscoli del dito indice, saprà trovare la sua strada proprio in virtù del suddetto meccanismo.
La singola fibra, costituita da due cilindri di un certo raggio ciascuno, andrà a congiungersi (man mano che dal cervello scende sino al dito) con le altre fibra, i cui cilindri abbiano gli stessi raggi. E poiché la corrente di una certa frequenza non potrebbe scorrere in cilindri di raggio non proporzionato alla sua ampiezza, ecco che il flusso creato nell'area 26 per essere destinato al dito indice, penetrerà, al termine del lungo tragitto dal cervello al dito, proprio nelle fibrille muscolari dell'indice.
Centinaia, migliaia, milioni forse, di correnti oscillanti di frequenze diverse, trasportate, ciascuna dal suo conduttore appositamente tarato, scorrono su e giù per l'organismo senza, cosi, disturbarsi tra loro.
(dott. G.Mancini)



PAOLO BENELLI

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Bio- ENERGETICI




1998 METODO RAGGI-PANCAFIT

2003 MASTER  METODO RAGGI-PANCAFIT

2005 CLEANERGY   Trasmutatore Energetico

2006 RBF  Rigeneratore Bio Frequenziale

2006 SCIO

2010 BIOLOGICO

2014 BIONIC SCANNER

2014 BIOQUANTICSYSTEMS

2015 SCIO/EDUCTOR

2016 AQUATONE

2017 BIOWAVER

2017 SMART BREATH

2017 TRIOMED e BIOLUMINIS

2018  AQUAPHI




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